Una vita nella natura

una-vita-nella-natura“Una vita nella natura”: frammenti di vita, di caccia, emozioni…..

Così comincia questo libro:…..anche se porta alla prima di copertina il mio nome, non l’ho scritto io. L’ha scritto il tempo. In esso l’autore, che continua a definirsi un “non scrittore” bensì un “narratore”, racconta più episodi che fra essi hanno un sorprendente nesso. E dei quali, tessera dopo tessera, ne ha fatto un quid tassonomico. Vivendolo e descrivendolo dal profondo, mai approssimativamente. Cominciando dalla nascita, scrive di avvenimenti memorabili, ambienti, suoni, silenzi, voci, animali, mutevoli scorci di paesaggi selvaggi, albe, tramonti, nebbie, personaggi, mestieri, usanze e culture rurali. Riportando la sua mente a un passato galantuomo.

Non mancano le consuete considerazioni su quanto l’esperienza naturalistica gli ha donato e insegnato. Su come la bestia uomo continua a non aver rispetto della Natura – madre premurosa e generosa – “tumorandola” a tal punto fino a sentirla morente. Confessa di essere scappato dal ciarpame della società per entrare e stare più in sè stesso, nel silenzio della Natura. Ove si rifugia in compagnia dei suoi cani.

Edito a maggio del 2016, da Gigliotti Editore
Brossura – Pagg. 253 – € 18,00 (scontato € 15,00 comprese spese di spedizione)

“UNA VITA NELLA NATURA”: FRAMMENTI DI VITA, DI CACCIA, EMOZIONI…
 di Mario Sapia

Spunti di vita, ricordi di caccia, frammenti di emozioni mai dimenticate. Queste sono le prime impressioni che balzano alla mia mente dopo aver letto il libro di Francesco Materasso. Storie del proprio vissuto che paiono camei, e punte di nostalgia verso un passato che non potrà più tornare nemmeno volendo. “Una vita nella natura”, possiamo considerarlo il compendio antologico dell’esperienza del professore calabrese.
Francesco Materasso è un disilluso. Sa bene che la sua caccia, la sua natura, il suo mondo, sono entità buone ma oramai evanescenti, sostituite da nuove cose, nuove dimensioni non sempre positive, ed anzi spesso negative e caduche. Tuttavia, è altrettanto ben consapevole di quanto il legame d’amore che lo incatena al suo universo sia un viatico sicuro, da mai abbandonare e mai tradire, perché unica fonte alla quale abbeverarsi e finalmente dissetarsi un po’.
Parla della sua vita con disincanto, ma con tale profondità che leggendolo sembra quasi abbia voglia di riviverla di nuovo, nei momenti belli ma anche in quelli tristi, per tutti inevitabili. E scrive di caccia, di beccacce, di cani, di donne, di amicizia , di saggezze contadine e boschive con la sua penna asciutta e sagace, con la sua arguzia a volte sanamente polemica e a volte rilassata e corroborata dalla cultura di una mente fervida. Lo scorrere del tempo, e si capisce bene leggendolo, esercita su di lui un grande fascino, mentre l’equazione triangolare Tempo, Natura e Armonia è il chiodo ben fisso nel suo spirito di cacciatore e di uomo.
Non è un libro per tutti, questo di Francesco Materasso. Perché anche se tutti possono gustarne la freschezza narrativa e la forza evocativa, solo alcuni lo faranno proprio compenetrandovisi, ed un numero ancora più ristretto trarranno nuova linfa dalle sue parole di bardo chiaroveggente.
Chi cerca ferme, spari e riporti ha sbagliato libro; chi invece questi momenti vuole riviverli davvero non ha che da leggerlo, ed oltre alla caccia vera troverà anche uno scrigno pieno della saggezza di un mondo che non c’è più, se non nei nostri diari del cuore.