La conflittualità non è altro che una situazione di divergenza fra opposti interessi.
Il primo fra, ambientalisti e cacciatori, è sicuramente l’esercizio venatorio.
Continuerà a esistere perchè la loro comunicazione, che dovrebbe essere favorita dalle rispettive Associazioni di rappresentanza, è a livello zero.
In ogni circostanza tutti hanno paura del confronto, cioè di quel momento che evidenzia valori, pregi difetti e strategie di un qualsiasi assunto, oserei dire , di qualsiasi propensione che và comunque rispettata, ma opportunamente guidata e coordinata perchè su l’uno e l’altro fronte vi sono verità e bugie veritiere, ma non vere.
Nondimeno esente da responsabilità è l’editorialismo venatorio che è rimasto di parte per convenismo culturale e propagandistico, tranne qualche singola iniziativa individuale: circostanza da mosca albina.
Il risultato è sotto gli occhi di tutta la società civile: siamo rimasti isolati e ghettizzati dalla cultura e dalle maggiori case Editrici, proprio perchè la caccia non sa fare cultura col confronto.
La presente vuole avere lo scopo di suscitare opinioni pro e contro che mi servono quale sondaggio per il mio nuovo impegno editoriale :”Conflittualità tra cacciatori e ambientalisti”
Anticipati ringraziamenti e ” buona fortuna di caccia” a tutti.